Le produzioni vascolari della Sardegna prenuragica

Il progetto «Le produzioni ceramiche della Sardegna antica. Creazione di un sistema multimediale» è stato finalizzato, attraverso l’attività di catalogazione e censimento totale delle forme pubblicate, alla redazione di una serie di studi monografici e specialistici sulla ceramica campaniforme (Eneolitico evoluto/Bronzo antico) del cosiddetto aspetto di Bonnanaro A (Bronzo antico) e del Nuragico (Bronzo medio/Età del Ferro).

I contenuti
La scelta è ricaduta su un argomento approfonditamente studiato negli anni, ma al cui interesse riversato non sempre ha corrisposto una trattazione organica e coerente della materia.
Gli aspetti culturali Campaniforme e Nuragico presentano inoltre più di una problematica di studio e ricerca: nel primo caso si ha a che fare con una tradizione culturale attestata per l’intera latitudine del continente europeo, la cui diffusione fu in passato rapportata a fenomeni di migrazione etnica meglio identificabili per l’uso un caratteristico ‘set’ di oggetti, tra cui primeggiava il cosiddetto bicchiere campaniforme.
Oggi, e soprattutto in questo ambito geografico, la tematica campaniforme ci interessa per la definizione delle numerose implicazioni sociali istituibili tra aspetti di carattere allogeno e tratti endemici delle manifestazioni locali.
Si è ritenuto inoltre opportuno procedere ad una diversificazione in seno alla componente preistorica sarda, sia per via del carattere allogeno dell’aspetto Campaniforme che per meglio enucleare gli importanti agganci che sussistono tra l’espressione regionale del Bronzo antico e la manifestazione tardiva di un fenomeno di portata europea, i cui sviluppi locali rappresentano la base di gestazione della protostoria della Sardegna.
Il repertorio vascolare dell’età nuragica ha invece posto esigenze ulteriori e più pressanti, quali quella di pervenire, in analogia con il recente e meritevole contributo di due studiosi, (F. Campus, V. Leonelli, La tipologia della ceramica nuragica. Il materiale edito, Viterbo, 2000), ad una restituzione di modelli formali atti a porre ordine nel coacervo di dati indistinti e incoerenti esistente in letteratura.

Esiti del progetto
dicembre 1998: allestimento della mostra fotografica e di riproduzioni ceramiche antiche «Tradizioni mitografiche e leggende. Percorsi ceramici della Sardegna antica tra l’età del Rame e l’età del Bronzo» (Sassari, Sale di rappresentanza del Teatro Civico, 21-31 dicembre 1998).

dicembre 1999: edizione della monografia Tradizione e innovazione. Gli aspetti Campaniforme e Bonnanaro A in una proposta di classificazione della produzione ceramica vascolare sarda, collana «Cronache di Archeologia», n° 1. Mediando edizioni, Sassari.
I due termini “tradizione” ed “innovazione” richiamati nel titolo compendiavano e riassumono alla perfezione il bivalente significato della produzione fittile di questo periodo, espressione concreta dei processi di cambiamento sociale e di persistenza, in un gioco di interferenze e influssi da leggersi nel segno sempre più marcato di forme di integrazione col sostrato indigeno da parte di una corrente, quella Campaniforme, che produsse col tempo singolari regionalismi.

dicembre 2000: realizzazione di una grande banca-dati, poi scaturita nell’edizione di un CD-Rom (Le produzioni ceramiche della Sardegna prenuragica e nuragica. Catalogo, a cura di Simonetta Castia, con la collaborazione di Franco Campus e Valentina Leonelli).
Il CD contiene un complesso di dati – testuali e visivi – opportunamente codificati e rielaborati in schede complesse di catalogazione. Le informazioni correlate, che riguardano circa 6.000 reperti ceramici provenienti dall’intera Isola, molti dei quali esposti nei due principali musei archeologici di Sassari e Cagliari, sono state organizzate entro un sistema interrogabile anche secondo modalità di fruizione remota.