Vivo. Come una statua

Dal 15 dicembre al 15 gennaio il Circolo Culturale Aristeo, in collaborazione con l’Archivio Storico comunale di Sassari, promuove un percorso espositivo sulla statuaria urbana in vista della realizzazione di un monumento al celebre cantore della città.

La mostra “VIVO. Come una statua” è un percorso espositivo che esplora il tema della statuaria urbana a Sassari, per arrivare alla proposta di realizzazione di un monumento per Enrico Costa da parte del neonato Comitato cittadino: una statua descritta non nella sua immobilità, ma che ritrae Enrichetto nell’atto di compiere una delle sue passeggiate in un luogo simbolo, la Piazza Fiume, al centro delle Appendici e di fronte alla sua «casetta».
La mostra è anche l’occasione per evidenziare il valore civico e non occasionale di queste sculture a tutto tondo, opere che proiettano nell’eternità i personaggi raffigurati, icone senza tempo e oggetto dello sguardo e percezione, nella loro bellezza e/o soggettività, legata all’emozione di chi osserva.
All’interno delle teche, ad accompagnare la lettura d’insieme dei pannelli, un viaggio attraverso le proposte, attuate o incompiute, per la realizzazione di monumenti e opere in città.
Nel video al centro della sala si susseguono, infine, le immagini delle statue urbane contemporanee, non monumentali, che rappresentano personaggi famosi (e a volte anonimi), da quella di Umberto Saba a Trieste alla figura di Pessoa a Lisbona.

Locandina mostra Vivo. Come una statua

 

Enrico Costa è una delle più grandi figure di storico e letterato che la città di Sassari abbia mai espresso, e incarna, al contempo, le istanze progressiste, di crescita culturale ed economica proprie del tempo.
Il riferimento alla figura di Enrico Costa, testimone silente delle attività di ricerca e divulgazione storica del Circolo “Aristeo”, oltre che nell’oggettivo richiamo ai suoi scritti e alla sua poliedrica attività di archivista, storico e letterato innamorato di una città allora pervasa da fermenti repubblicani, si è visualizzato nel marchio e nella sagoma che hanno contraddistinto tutte le attività del Circolo, per disegnare il quale ci si è ispirati al ritratto in proporzioni quasi naturali oggi esposto nelle sale della Biblioteca Comunale.
“Aristeo” ha scelto questa “buona figura pensosa” per trarne la sagoma di testimone-testimonial sassarese, ruolo meritato sul campo che, ci piace pensare, Enrico Costa avrebbe gradito. Questo perché si avverte la sensazione e l’emozione di un Enrico Costa che racconta… come una persona che conosce bene le storie ufficiali e le mescola con i “pettegolezzi”, con l’entusiasmo partecipe del compagno di una passeggiata, e in maniera non sempre storicamente ineccepibile, come opinano i critici. Per questo, per l’amore per “la sua diletta Sassari” e l’orgoglio di essere cittadino sassarese, Enrico Costa esprime il genius loci della città vecchia e, trasportato al presente, impersona una figura simbolica piena di spirito civico, di cui la Sassari distratta dei nostri giorni ha sicuramente bisogno.
Oggi il Comitato per un monumento a Enrico Costa ha raccolto l’invito a dare degna e compiuta ufficialità alla sua figura e alle sue opere.